Mangiare indiano a Roma: Cheeky consiglia il Krishna 13

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Mangiare indiano a Roma. C’è un angolo di Roma dove mangiare del vero cibo indiano non è un’utopia, incredibile ma vero, è così. Questo piccolo corner che regala sapori speziati in un ambiente curato nei minimi particolari è il Krishna 13. Si trova nei pressi di Piazza Vittorio, precisamente in Via Foscolo 13. La zona non è  tra le più belle della Capitale, particolare che rende questo ristorantino ancor di più una chicca imperdibile per gli amanti non solo della cucina indiana ma anche della sua atmosfera e del buon mangiare in generale. Scoperto per caso, alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito, ne siamo rimasti affascinati per più di un motivo.

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Mangiare indiano a Roma: Cheeky consiglia il Krishna 13

30 giorni di saldi. Le migliori occasioni online. Giorno 1

30 giorni di saldi

E’ tempo di saldi, il periodo che subito dopo Natale mette tutti d’accordo, addicted e non. Ma, si sa, non c’è saldo senza ressa e il pro di comprare i nostri capi preferiti ad un prezzo ribassato deve piegarsi al contro di ore ed ore in fila alla cassa e maxi spintoni per farsi largo tra la folla. Un incubo. Se volete beccarvi solo il meglio dei saldi perchè non comprare online? Si trova di tutto, ce n’è per tutte le tasche e molto spesso gli sconti sono anche più vantaggiosi. Apriamo, quindi, con la selezione di alcuni dei migliori e-commerce in circolazione, la nostra nuova rubrica30 GIORNI DI SALDI” in cui vi consiglieremo i migliori capi al miglior prezzo e scoveremo per voi gli abiti e gli accessori più cheeky in saldo.

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30 giorni di saldi. Le migliori occasioni online. Giorno 1

Le novità dell’ anno nuovo. L’editoriale di lunedì 5 Gennaio 2015

anno nuovo

Giacca: Céline. Rossetto: KIKO. Mascara: Excess Volume Extreme Impact MaxFactor

Buon anno nuovo, siamo finalmente tornati dalla pausa natalizia! E’ anno nuovo, tempo per i comuni mortali di conti e resoconti, somme e sottrazioni, di buoni propositi. Per loro, però, non per me. Essendo mortale ma non comune, talvolta non esente da quei vizi e difetti che qualcuno raggruppa sotto il termine di omologazione, ho stilato, mio malgrado, una lista di cattivi propositi, da rispettare categoricamente pena l’autoumiliazione. L’obiettivo è quello di  nutrire l’ego  come un vitello grasso. Voglio farlo lievitare come un mostro mangiauomini, che divori in un boccone quelle amicizie e situazioni ormai sbiadite che altro non fanno che attentare ad un cuore già fragile di per sè. I passi per la preservazione della “mia” specie sono pochi ma non semplici.

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Le novità dell’ anno nuovo. L’editoriale di lunedì 5 Gennaio 2015

EMA 2014, tutto quello che (NON) avete visto

EMA 2014, tutto quello che (NON) avete visto

PEZZI D’AUTORE, quando la poesia incontra la moda: “Nina, dove sono quei tempi” di Anton Maria Lamberti. A cura di Liè Larousse

renoirNina dove sono quei tempi
in cui in un traghetto
nell’ora più fresca
andavamo a fare scorrerie?
Quando solo delle tue grazie,
della tua cortesia vestita,
facevi ingelosire
qualche dea del mare?
Dove sono quei giorni beati
in cui ci bastava un merendino,
che diventava ambrosia
solo al tuo tocco?
Quando con la tua allegria
donandoti all’amante,
lo rendevi in un istante
felice ed ingannato?
Non grado sociale, non tesori
ti dava allora il cielo,
ma il fresco, la bontà la bellezza
e un cuore dolce;
anima vispa,
occhietto curioso,
seno di fine alabastro
lavorato al tornio.
Con tante grazie addosso,
fresca burlona e bella,
furba e bricconcella
dovevi proprio diventare?

(“Nina dove sono quei tempi” -Anton Maria Lamberti)

Versione tradotta in italiano da Lié Larousse

(Immagine: Pierre Auguste Renoir “Ragazza che si pettina”)

Rubrica domenicale curata da Liè Larousse di Libroarbitrio Grazie  ❤

PEZZI D’AUTORE, quando la poesia incontra la moda: “Nina, dove sono quei tempi” di Anton Maria Lamberti. A cura di Liè Larousse

NEW YORK FASHION WEEK 2014 : tutte le facce della settimana della moda newyorkese.

copertina nyfwNon solo moda. Si è appena conclusa la New York Fashion Week e dopo aver divorato le nuove collezioni presentate per l’autunno inverno 2014-2015 mi è sorta spontanea la domanda più vecchia del mondo: ma è davvero tutto oro quello che luccica? Forse si, forse no. Di luccichio ce n’è moltissimo a cominciare dalle paillettes, dai tessuti sintetici, dai sorrisi smaglianti nei selfies dal front row. Oltre la moda, gli abiti, le collezioni, c’è un mondo nascosto fatto di duro lavoro, di provocazioni, di “anche un cieco mi vedrebbe quindi fotografami” , di messaggi di sensibilizzazione, momenti divertenti ed incidenti di percorso. Come l’intruso che irrompe seminudo sulla passerella della sfilata di Prabal Gurung o il debutto di Danielle Sheypuk, la prima modella su sedia a rotelle a New York.

Ormai ci sono dentro. Ci sono ancora un mucchio di cose da capire, meccanismi sconosciuti che potrei non conoscere mai, forse sono diversa. Una cosa, però,  nella mia diversità, l’ho capita: la moda è come il cubo di Rubik, affascinante anche quando i colori non sono perfettamente allineati, ha più facce e non tutte sono facili da interpretare, alcune “matchano” altre sono così contorte da essere senza speranza. Diverse sfaccettature, fondamenti di un intero mondo, fatto di luci e ombre, di persone e personaggi.

Da un lato c’è chi la settimana della moda la prende seriamente, con professionalità, c’è chi lavora dietro le quinte, chi fatica affinchè tutto riesca al meglio, ci sono i veterani e chi esaudisce il sogno nel cassetto di veder sfilare le proprie creazioni su una passerella internazionale. “Big” e giovani promesse, chi la moda la detta e chi la fa, o quantomeno ci prova. Una straordinaria varietà di stili e stilisti conquista New York tra coloro che plasmano le proprie creazioni sulla donna e quelli che nuotano controcorrente piantando un dito medio sui cappelli delle modelle lasciandole sfilare mentre mandano a quel paese il mondo intero. Ci sono meraviglie ed orrori, tutto però pensato e organizzato nei minimi dettagli, con passione e creatività.

Poi ci sono i figuranti, l’altra faccia del “fashion”, quella fatta di specchi, di persone che per spiccare indossano l’intero guardaroba senza distinzioni di colori o stili, senza badare alle condizioni meteorologiche, senza sapere minimamente cosa significhi vestire l’abito. L’unica cosa che sanno è che verranno fotografati e le loro foto faranno il giro del mondo, poco importa che risultino inadeguati, ciò che conta è che se ne parli. C’è chi la moda la ama e chi la insegue, chi è sotto i riflettori e chi la luce la rincorre come un asino che tira il carro bramando una carota che non raggiungerà mai. C’è chi è carino e gentile anche se vive tre metri sopra il cielo e chi annaspa nelle sabbie mobili ma se la tira come se ce l’avesse di platino (la borsetta).

 No, non è oro tutto quello che luccica, ma basta saper distinguere ciò che vale da una crosta e la moda diventa il paradiso, un mondo affascinante e divertente, bello proprio perché fatto non solo di luce ma anche di oscurità, che sembra perfetta ma è piena di difetti. Proprio come me, donna (a)normale fra comuni mortali.

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NEW YORK FASHION WEEK 2014 : tutte le facce della settimana della moda newyorkese.